Il fatto è che, pur volendolo fortemente, spesso mi capita di avere moltissime altre cose da fare e di non riuscire a trovare il tempo di postare qualcosa.
Di foto continuo a scattarne... non potrei mai farne a meno!
Purtroppo il tempo per tutto ciò che c'è intorno, diventa sempre meno.
Qualche giorno fa sono stato alla centrale eolica di Albanella.
Il vento era, ovviamente, fortissimo e faceva molto freddo.
Come al solito ero in buona compagnia e pronto a trascorrere le ore del tramonto con gli occhi fissi sulla fotocamera, alla ricerca delle inquadrature più convincenti.
I colori che ci si presentavano difronte erano magnifici. La maestosità delle pale eoliche, con il loro sibilo quasi spaventoso, rapiva gli occhi. L'atmosfera era molto suggestiva.
Ho capito subito che non ci sarebbe stata soddisfazione nel voler realizzare qualcosa di troppo complicato (come un HDR), che la scelta migliore sarebbe stata quella di scattare di getto, inquadrando quei giganti buoni in silhouette, sperando di riuscire a far risaltare i colori del tramonto.
Detto fatto.
Scattavo in fretta perchè il vento era davvero molto forte e ogni secondo passato fuori dalla macchina sembrava terribile con quel gelo.
Alla fine, tornato a casa, ho trasferito tutti gli scatti sul computer (cosa molto strana per me, visto che di solito faccio passare molti giorni, prima di svuotare la SD) e ho cominciato a dargli un'occhiata.
Di qualcuno ero soddisfatto. Ma non del tutto.
Quelle immagini tardavano a comunicarmi le stesse emozioni che avevo provato nel vedere quello spettacolo dal vivo.
Si, c'erano quei meravigliosi colori... e le silhouette, proprio come le avevo immaginate. Ma mancava qualcosa.
Di solito, sono proprio i colori del tramonto a colpirci quando guardiamo delle splendide foto di paesaggio. Sono proprio quei colori caldi della cosiddetta "Golden Hour", quelle meravigliose sfumature, che fanno di alcuni paesaggi dei capolavori assoluti.
Passato qualche giorno mi sono messo all'opera. Dopo aver elaborato le foto a colori, alla ricerca della tonalità giusta per far risaltare al meglio quelle silhouettes, continuavo a pensare che quegli scatti non riuscivano a darmi la scossa...
E allora, come mi capita spesso nell'ultimo periodo (qualcuno le chiama "Fasi Creative"), ho deciso di trasformare tutto in bianco e nero.
Ma doveva essere un bianco e nero profondo. Emozionale.
Ho impiegato abbastanza ore nell'elaborazione di questo lavoro (nonostante siano pochi scatti) e, nonostante tutto, continuo a vederci delle imperfezioni.
Data la mia proverbiale impazienza, però, nonostante quei difetti ho dovuto pubblicare le foto immediatamente, dopo aver finito l'elaborazione dell'ultima della serie.
Questo che vedete è il risultato.
Un risultato che, spero, riuscirò a migliorare ancor di più continuando a lavorare e a studiare per bene la materia!
Tutto il set è stato realizzato con la mia nuova compagna d'avventure:
la Sony NEX-3 alla quale ho abbinato due lenti vintage che trovo incredibilmente soddisfacenti... l'Helios 58mm f/2 e il MIR-1B 37mm f/2.8, ovviamente full-manual ma che mi stanno dando delle belle soddisfazioni. :)
Spero vi piaccia. Ogni commento è gradito! ;)
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