lunedì 13 febbraio 2012

- Piccolo aneddoto sulla fotografia

E' davvero così importante possedere un'ottima attrezzatura fotografica? Ne siete veramente così convinti?
Io no.
Riuscire a produrre belle immagini è, secondo me, un obiettivo che si raggiunge anche con mezzi semplici. La bravura di un pittore non si misura dalla qualità dei suoi pennelli.
E questo è, fondamentalmente, quello che questa storiella che vado a proporvi ci racconta.
- Un giorno, non molto tempo fa, un fotografo abbastanza conosciuto tenne una mostra delle proprie opere in una altrettanto conosciuta galleria d'arte. Ovviamente alla presentazione accorsero alcune tra le persone più importanti e influenti del settore e della società oltre agli amici e parenti del fotografo. Tra questi vi era una signora, non propriamente un'esperta di fotografia ma molto ben addentrata nel giro di quelli che contano e che quindi non sarebbe certo potuta mancare a un evento del genere. Vagando tra le foto in esposizione e osservandole con curiosità, restò piacevolmente colpita dalle emozioni che queste erano riuscite a risvegliare in lei e, seppur non comprendesse chiaramente quali fossero le tecniche utilizzate per realizzare quei lavori, decise di andare a fare i complimenti all'autore ed esprimergli il suo entusiasmo e la sua ammirazione. Rimase talmente colpita dalle foto che invitò il fotografo a casa propria e come segno di ringraziamento e ammirazione si offrì di preparagli personalmente una deliziosa cena, vantando la sua passione per la cucina, settore dove al contrario della fotografia si sentiva molto esperta. 
Il giorno dopo dunque il fotografo si recò a casa della signora e, come promesso, consumò un'ottima cena, con pietanze ricercate e magistralmente preparate. Proseguì la serata e quando si fece ora per il fotografo di andare via la signora lo accompagnò alla porta e ancora una volta ribadì il suo apprezzamento per le foto che aveva visto il giorno prima.
Rivolgendosi al fotografo disse: Complimenti, davvero delle splendide foto, degne della sua fama, sicuramente lei deve avere un'ottima macchina fotografica per poter fare certi capolavori.

Il fotografo senza scomporsi più di tanto rispose con tono gentile alla signora:La ringrazio ancora e complimenti anche a lei per l'ottima cena, non ho mai mangiato così bene, deve avere sicuramente delle buone pentole per riuscire a cucinare così bene! -

Questa, ovviamente, è solo un piccolo aneddoto che viene spesso raccontato a chi si avvicina alla fotografia.
Al centro della storia c'è l'eterno scontro tra chi ritiene che le belle foto possano essere scattate semplicemente possedendo un'ottima fotocamera con ottime lenti (neofiti o poco esperti, generalmente) e chi, più saggiamente, è consapevole che una grande attrezzatura non è sufficiente e che alla base di tutto, comunque, resta sempre la capacità nel saper "vedere" una fotografia - indispensabile requisito per poter produrre immagini di impatto.

Una macchina fotografica è semplicemente un mezzo (per quanto sofisticata e tecnologicamente all'avanguardia) come lo è una batteria di pentole in cucina.

Cito testualmente parole trovate girovagando per il web che non posso far altro che condividere:

"La fotografia, intesa come forma d'arte è principalmente l'espressione della personalità di chi la esegue che traduce in chiave tangibile le più profonde emozioni e il proprio modo di vedere la realtà. 
Non bisogna mai lasciare che il mezzo influenzi il nostro modo di fare fotografia. Fotografare vuol dire prima di tutto imparare a guardare, a percepire, a sentire il mondo che ci circonda. Come per ogni forma di arte e mestiere poi è naturale che ognuno cerchi gli strumenti che più lo aiutano a conseguire il proprio fine, senza lasciare però che siano questi ultimi a decretare il risultato."


Fare fotografia non è possedere una buona attrezzatura ma, citando il grande Henri Cartier-Bresson, significa mettere sullo stesso asse testa, occhi e cuore, per dare vita a qualcosa di unico e personale.


.::DOGS::. - Nameless #5 (second version) © Francesco Agresti
Realized and Postproduced with an iPhone 4

la tempête - © Simone Cento
Realized and Postproduced with an iPhone 4

4 commenti:

Cristina Insinga ha detto...

La storiella del fotografo e delle pentole della signora, nel mondo della fotografia è abbastanza conosciuta, ma forse il suo significato un po' meno!
Io spero che questa assurda convinzione dell'avere l'ammiraglia fotografica di ultima generazione, passi presto. Anche perché più che una convinzione mi sa che è diventata una moda! Per strada vedi tanti ragazzini con una reflex al collo, ma quanti di loro c'è l'ha perché sentono davvero il bisogno di comunicare attraverso la fotografia? E quanti invece c'è l'hanno perché fa molto (finto)intellettuale?
Simone Cento è un bravissimo fotografo, che nonostante abbai la 7D, scatta foto molto belle e significative anche con il suo iPhone.
Anche a me molte persone hanno detto che i matrimoni non si possono fare con la 500D (e qui parliamo di una resa più lata rispetto ad un Iphone) e un 18-135Is montato, perché non è il 70-200, non ha la stessa luminosità, lo stesso zoom, non si può definire fotografia professionale! Io invece ci sono riuscita a lavorare con questa attrezzatura ai matrimoni, e diversi scatti sono usciti anche meglio di quanto pensassi. Magari non sono riuscita a fare foto di eccezionale qualità ottica, dove i colori erano nitidissimi, magari per cogliere un momento importante mi sono dovuta avvicinare parecchio, ma c'è l'ho fatta!
Certo, come tutti, anche a me piacerebbe avere una bella attrezzatura, non lo nego, perché sarebbe da ipocriti, ma bisogna anche arrangiarsi con quello che si ha (prima o poi riuscirò a prenderlo un 70-200), e pensare a Henry Cartier-Bresson che ai suoi tempi aveva un giocattolino per macchina fotografica, se messo a confronto con le macchine che noi oggi abbiamo (partendo dalla più scarsa in commercio)! :)

Frankie S8un3no ha detto...

Parole sante, Cristina!
Condivido in pieno.
Certo, l'ambiente dei matrimoni è molto particolare e in certe situazioni l'attrezzatura di alto livello aiuta molto (nessuno può dire niente su questo) ma non è assolutamente vero che non si possono fare foto altrettanto belle e, soprattutto, significative anche con attrezzature meno "d'elite".
Penso alla tua 500D... io con la 1000D ho tirato fuori foto molto soddisfacenti... ed attualmente scatto praticamente sempre con una NEX.
Certo, per un matrimonio una FF farebbe comodo...ma credo che sia così soprattutto per la migliore resistenza al rumore e per le dimensioni maggiori del sensore... per il fatto che abbiano, solitamente, più megapixel e quindi in fase di stampa si possono ottenere immagini anche più grandi senza il pericolo che queste "sgranino"...
Ma un fotografo mediocre, che fa fotografie mediocri, pur con una 5D MkII tra le mani e la possibilità di stampare delle gigantografie, produrrà lo stesso delle gigantografie pessime e incapaci di comunicare qualcosa.
Io la penso così... :)

Unknown ha detto...

Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto.

Frankie S8un3no ha detto...

Altra citazione di livello, Antonio! :)

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