giovedì 19 aprile 2012
XIV Settimana della Cultura - Il mio dietro le quinte...
Preso da i mille "impegni" che mi stanno capitando nell'ultimo periodo, sto dedicando molto meno tempo allo scattare fotografie (purtroppo).
Molti appassionati come me, o professionisti, che si troveranno a leggere queste righe mi capiranno (soprattutto se molto attenti ai dettagli delle loro foto): va a finire che si passa molto più tempo davanti ad un computer a guardare e riguardare, selezionare e post-produrre i vecchi scatti, che per strada a scattare nuove immagini. Ahimè! :D
[E a chi penserà che quello che ho detto prima è un'eresia oppure, peggio ancora, formulerà nella sua testa una frase tipo: "Ahhh...allora è vero che le foto sono tutte fatte a fotosciòp!" - rispondo che una buona post-produzione è fondamentale e farne uso non significa "trasformare" in dipinti digitali le proprie foto!Chi non l'ha inteso o non si è ancora adattato, non ha ancora capito com'è che si fa veramente fotografia!]
Le giornate che si stanno ripetendo una dopo l'altra, comunque, non lasciano spazio ad altro.
Piove. E lo fa, praticamente ininterrottamente, da un bel po' di giorni.
L'effetto di giorni e giorni di pioggia su un appassionato di fotografia è duplice e devastante:
A- ti mette in condizione di non poter uscire di casa con la macchina fotografica appresso... (a meno che tu non sia ben attrezzato di impermeabile per te e per la bambina - io non lo sono! -.- )
B- ti mette davvero (ma davvero davvero) di cattivo umore!
In ogni caso, come avrete ben capito già da qualche rigo, di foto ne sto scattando veramente poche... e quelle che avevo promesso (a me stesso - so che a voi potrebbe non fregar de meno :P ) della mostra fotografica alla quale sto partecipando, non sono da meno!
Appunto: non le ho scattate! :P
Quelle che vi propongo qui sono le foto che la mia dolce fidanzata (che mi supporta - e SOpporta - sempre) mi ha scattato durante le fasi di "preparazione" dei pannelli che ho poi esposto nella chiesa di San Nicola de Schola Graeca.
Come vi ho già accennato qualche post fa, ho scelto di portare all'esposizione due serie da sei fotografie: una dedicata ai trittici e l'altra ai soli ritratti - tutte con un filo logico che le accomunassero.
I trittici sono stati scelti tra quelli più "graditi" - non solo a me, ma alle persone che mi seguono sul web (soprattutto su Flickr) - e sono stati accostati in verticale per delle "assonanze".
- A sinistra, dall'alto al basso, il contrasto tra il ragazzo mendicante e l'uomo professionalmente realizzato (due storie di "emigrazione" con epiloghi molto differenti).
- Al centro il contrasto tra i due sguardi di chi, dopo tanti sforzi, ha realizzato il suo obiettivo. Obiettivi diversi, con finali molti diversi: dal futuro ancora incerto uno (alla ricerca di un posto di lavoro dopo anni di studio) - dal futuro scritto e sicuro, l'altro (con la sua vita già incanalata sul binario giusto). Entrambi, però, comunque fieri delle loro scelte.
- A destra, sempre dall'alto al basso, gli artisti - entrambi fortemente legati agli strumenti della loro arte che, inevitabilmente, sono gli strumenti della loro quotidianetà.
Dall'altra parte ci sono i ritratti, divisi in due fasce orizzontali di 3 foto in formato 3:2 ed altre 3 in formato 1:1.
- La fascia superiore è composta di ritratti di persone, in ordine alternato femmina/maschio/femmina.
- La fascia inferiore è composta, invece, da ritratti di cani (tratti dalla mia serie .::DOGS::. - che è in continuo aggiornamento), alternati secondo la sequenza primo piano/figura intera/primo piano.
Leggendo in verticale la serie dei ritratti si può riuscire a notare una certa somiglianza tra gli sguardi: quello della persona e quello del cane, posti uno sopra l'altro.
E' una lettura interessante, studiata appositamente per la mostra, ma che potrei approfondire con altre foto in futuro.
Le foto che vedete nell'articolo, invece, (scattate, come dicevo, dalla mia ragazza - che mi ha aiutato nella scelta delle foto da presentare e nell'organizzazione di queste sui pannelli, dandomi preziosi consigli) mi ritraggono all'opera durante il taglio delle foto (ho dovuto liberarle da bordi fuori luogo) e il fissaggio di queste ultime su pannelli neri.
Perdonate la qualità non eccelsa delle immagini, che sono venute fuori abbastanza rumorose...
Nonostante l'estro e la mano ferma di Milena, la scarsa illuminazione della mia "stanza da pranzo", associata alle non brillanti prestazioni dell'iPhone, hanno reso le foto parecchio granulose.
Ma poco importa! :)
La fase di preparazione c'ha portato via non poco tempo. Abbiamo provato ad essere più precisi possibile nel fissare perfettamente le foto al pannello (in alcuni casi con risultati non proprio ottimali :P ).
Inoltre, causa imprevisti dell'ultim'ora (che non devono mai mancare -.- ) sono stato costretto a finire il lavoro la mattina stessa dell'inaugurazione dell'esposizione... non a casa mia, bensì a casa del caro "collega" Francesco Marrapodi (che gentilmente mi ha ospitato per provare a concludere il tutto insieme e più in fretta possibile [anche lui ancora non era pronto col suo lavoro :D eheheh siamo pessimi :D ])
Non ho ancora le foto che abbiamo scattato a casa di Francesco... (anche lì ci siamo divertiti non poco) ma spero di poterle recuperare al più presto.
E sarò felice di pubblicarle qui sul blog, per avere un ricordo di tutti questi momenti.
Sarà bello rileggere tutto questo, tra qualche anno... osservare queste immagini, dall'alto dell'ulteriore esperienza accumulata! :D
In ogni caso... una foto della mostra, per fortuna, sono riuscito a scattarla.
Sempre col fido iPhone. Sempre al volo.
Ma è un modo per rendervi partecipi dell'atmosfera (comunque molto "religiosa" e particolare) che si respira nella chiesa di San Nicola.
Spero di poter condividere qualche altra immagine al più presto.
Io, come potete vedere, sono capitato sotto il busto di San Biagio... beh, che dire? Onorato! :)
Evito ogni tipo di battuta che potrebbe rendere le ultime righe di quest'articolo semi/blasfeme :P
A parte tutti gli scherzi...
i mezzobusti e le tele che sono conservate in quella chiesetta, sono davvero spettacolari!!!
Pezzi di arte e di storia ebolitana! Davvero una meraviglia.
Non poteva esserci cornice migliore per un evento simile.
Nell'ultima immagine, ho voluto condividere un'altro dei passaggi essenziali di ogni cavolo di fotografia passi sui sensori dei dispositivi che ho a disposizione per fotografare: il computer.
Avevo aperto l'articolo parlando di post-produzione e di quanto io la ritenga essenziale... perchè non chiudere così allora? Mi sembra appropriato!!!
Beh... comunque ragazzi, vi terrò aggiornati sulle ultime serate di mostra!
Se vi incuriosisce...restate collegati! ;)
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5 commenti:
L'accostamento delle foto mi piace parecchio! Hai avuto una bella idea, e hai fatto una scelta più che giusta. un bravo fotografo deve saper fare anche questo, e non è da tutti! :)
Complimenti! :)
Grazie Cristina! Raccolgo i tuoi complimenti e li rigiro anche alla mia fidanzata! Mi ha dato una grossa mano nella selezione e nella preparazione, quindi il merito è anche suo! Siamo una bella squadra!!! :D
Grazie veramente di cuore! :)
Certo! Ecco una cosa importante che non ho detto è che un bravo fotografo ha sempre con se un bravo assistente e la tua ragazza è stata davvero bravissima a consigliarti e ad aiutarti con il lavoro. :) Anche io come te in queste cose mi faccio aiutare molto dal mio fidanzato. Posso vantare anche io di avere una bella squadra e in questo posso dire con certezza che siamo davvero fortunati, perché non tutti hanno di queste fortune. :)
Grazie di cuore Tobia! ;)
Di quell'assonanza tra sguardi di persone e cani, spero di riuscire a sviluppare un discorso più profondo il prima possibile! :D
Era un po' che non passavo. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa...
Sei un grande Fra', in tutto e per tutto.
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