lunedì 20 agosto 2012

.:: La Confraternita ::.



Con la denominazione di confraternita si intende un'associazione pubblica di fedeli della Chiesa Cattolicache ha come scopo peculiare e caratterizzante l'incremento del culto pubblico, oltreché, beninteso, l'esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura.Le confraternite si svilupparono a partire dalla fine del XVI secolo, sebbene paia che le primissime possano risalire ad almeno tre secoli indietro.La più antica pare sia la Confraternita di Santa Maria della Neve della città di Campagna, in provincia di Salerno, con dedicazione alla Madonna. Si dice, infatti, sia sorta il 13 dicembre 1258 ed è ancora oggi pienamente funzionante.
Numerose sono le confraternite attive su tutto il territorio della provincia di Salerno e, dunque, anche nel Cilento. Molte di queste sono antichissime ed hanno una lunga ed interessante storia.
La Confraternita Maria S.S. del Rosario di Pollica è una delle confraternite più antiche della diocesi, essendo stata fondata nel 1582. 

Il Venerdì Santo i confratelli con le insegne e le divise della propria associazione, si recano in processione dapprima alle chiese dei casali vicini, poi alla propria. In ciò eseguono un percorso circolare, fermandosi in più punti, intonando antichi canti su testi ispirati alla passione di Cristo.
Oltre ai particolari abiti con cui sfilano i confratelli durante le loro processioni (con lunghi cappucci bianchi a punta) una delle caratteristiche peculiari di questa antica congregazione è proprio l'antico e misterioso canto che gli uomini eseguono all'interno della Chiesa alla quale fanno visita.

Durante il periodo pasquale ho avuto la fortuna di assistere ad una di queste processioni, insieme a Rosario, durante uno dei reportage che stavamo realizzando sulla Via Crucis di Casalvelino.
Abbiamo così deciso di approfittare della situazione e di provare ad immortalare anche quest'altro particolare evento.

Vi propongo qui il mio piccolo racconto.
Ho selezionato solo alcuni scatti... quelli che potessero descrivere il lato più naturale della congrega; quelli che potessero descrivere le persone che ne fanno parte.

Perchè una confraternita è legame con Dio, è preghiera, è devozione.
Ma è anche chiacchiere, pensieri, scambi di opinioni.
Una confraternita è fatta di vecchie signore ma anche di giovani donne.
Di grandi, ma anche di piccini.

Ed i piccini, si sa... sanno essere sempre spontanei. E sanno riderci su.
Infondo sono lì per imparare a conoscere quel Signore di cui sentono parlare da sempre e per farsi guidare dagli anziani, in un lungo cammino di fede.


Perdonate l'introduzione gigantesca, ma penso sia d'obbligo presentare bene un reportage...anche se piccolo e senza troppe pretese! :D
Grazie mille per la vostra attenzione!


Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Confraternita Maria S.S. del Rosario - Pollica (SA)

Tutto il reportage che vi ho presentato è stato realizzato con la mia "vecchia" compagna, la Canon 600D (troppo poco tempo per conoscerci bene... ma una macchina che, a parte l'ottima tenuta del sensore, non mi ha particolarmente entusiasmato) e l'85mm f/1.8 .
Ho scelto di post produrre la serie con qualche scatto in bianco e nero e qualcun'altro a colori, contrariamente alla mia solita abitudine di presentare un reportage interamente o in un modo o in un altro, non per un motivo preciso ma semplicemente perchè ho ritenuto che alcuni di questi ritratti risultassero visivamente più potenti se lasciati a colori.
Di solito ritengo che un reportage debba avere una sua linearità, un filo che collega tutti gli scatti che non sia solo cronologico, narrativo... ma anche stilistico.
Ed in questo, il tipo di post produzione è proprio uno dei caratteri peculiari che, a mio modo di vedere, riesce ad amalgamare meglio un intero racconto.

Siete d'accordo con me?
Cosa ne pensate voi?
Di solito presentate i vostri reportage legando la prost produzione di tutti gli scatti, oppure preferite post produrre ogni fotografia secondo il metodo che ritenete più opportuno in quel momento?
Sono curioso di conoscere il parere anche di altri colleghi! ;)


2 commenti:

Cristina Insinga ha detto...

Anche io mi pongo spesso le tue domande.
Io voglio raccontare tutto in chiave reportage e per questo motivo, mi ritrovo sempre, prima di incominciare la post produzione, a decidere se fare tutto a colori o in bianco e nero. Spesso la scelta è difficile, perché ci sono foto che a colori rendono di più e foto che invece sono favolose in b/n.
Però poi scelgo sempre di fare la stessa post, perché credo che il reportage si completi anche così, anche se è un dramma! XD

Frankie S8un3no ha detto...

Ci troviamo perfettamente d'accordo Cristina!
Il 99% delle volte mantengo il bianco e nero su tutte le foto, se vedo il reportage in bianco e nero (a volte mi capita già in fase di scatto di immaginarlo così) e anche se alcune foto starebbero meglio a colori, continuo sulla mia strada.
Adesso ho voluto sperimentare questa cosa e non mi è dispiaciuto, in verità, il risultato finale...
Chissà che le prossime volte non decida di continuare a mischiare il tutto :D

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