domenica 3 giugno 2012

.::ROME::. - La passeggiata continua...


Lo scorso lunedì notte sono partito per Roma. Il piano era quello di andare a trovare un caro amico scultore che lavora nella capitale, passare un po' di tempo con lui, suo fratello un'altro amico d'infanzia, fare qualche lunga passeggiata per le strade di Roma (con conseguenti fotografie) ed andare, finalmente, a vedere la mostra di Salvador Dalì.
La attendevo da tempo... avevo una voglia matta di immergermi nella sua idea di surrealismo, osservandone da vicino le tele, i lavori... aspettavo questo momento con ansia da più di un mese.
Alla fine, per una serie di motivi, di fotografie ne ho scattate (ancora una volta) veramente poche.
Questo capita perchè, quando sono a Roma da Michele (il mio caro amico), è così tanta la voglia di andare in giro, di guardare, di osservare... che non ci sono poi così tanti momenti per soffermarsi a scattare foto.
Alla mostra di Dalì, però, siamo andati... ed è stato uno spettacolo.
Devo essere sincero, un po' ne sono rimasto deluso...
Non per la qualità delle tele o delle opere esposte (anzi!!!) ma per la quantità di quadri che c'erano!
La maggior parte della mostra era incentrata su schizzetti, disegni preparatori, tavole per illustrazioni, fotografie del maestro... ma le tele (quelle che io attendevo con ansia), i quadri più famosi... quelli erano veramente pochi.
Certo, fermarsi davanti ad una delle opere di Dalì è pur sempre un'esperienza unica: si rimane esterrefatti dalla precisione e dalla pulizia dei sui quadri! Si rimane a bocca aperta nell'osservare quanti particolari, anche minuscoli, il maestro riuscisse a rendere con grandissima precisione! E' sensazionale.
Ma proprio perchè così belli, una voltà lì vorresti vederne sempre di più!
In realtà l'opera di Dalì non è fatta solo di tele (ed è anche forse per questo che nell'esposizione al Vittoriano c'era un po' di tutto). Il maestro catalano può essere definito, a ragione, un artista a 360°!
Nella sua opera c'è la pittura, come la scultura, come il cinema... Sfruttava al massimo i mass-media, sapeva come far parlare di se...era un artista capace di vendere la sua immagine, prima ancora dei suoi quadri.
Nella mostra di Roma, probabilmente, era proprio questo lato del genio Dalì che voleva essere presentato.
E poi c'è la questione che l'intero iter all'interno dell'esposizione era scandito dal continuo rapporto tra Dalì e l'Italia... dunque le opere presentate avevano sempre a che fare col nostro paese: una volta perchè realizzate qui, una volta perchè ispirate ai grandi maestri della nostra arte, un'altra volta perchè in collaborazione con qualche artista italiano suo contemporaneo o con qualche grande marchio (o griffe) tricolore.
E' stata di sicuro una bella mostra...
Avrà lasciato un po' d'amaro in bocca, forse questo si... ma ne è valsa sicuramente la pena.

Le mie passeggiate romane sono, purtroppo, durate solo un paio di giorni... ed io sono riuscito a portare a casa solo pochissimi scatti...
Sento veramente tanto la mancanza di una bella uscita fotografica!
Spero di potermi rifare al più presto!
Vi lascio sotto le foto migliori che ho portato a casa... spero vi piacciano!

Indifferenza

Ascensus

Via Magnanapoli

La Fontana

Ultimamente sono particolarmente attratto da queste alte luci radenti che disegnano i contorni e le sagome delle persone...
Chissà voi cosa ne pensate! ;)

2 commenti:

Cristina Insinga ha detto...

Dalì è uno dei miei artisti preferiti.
Vedere una delle sue mostre deve essere qualcosa di particolare ed emozionate.
Le tue foto mi piacciono molto, come sempre! :)

Frankie S8un3no ha detto...

E' vero...vedere dal vivo un Dalì è un'emozione particolare!!!
Grazie mille Cristina! Sempre gentilissima! :)

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